Presentazione Squadre 2022: Astana Qazaqstan Team
Ritorno all’antico per la Astana Qazaqstan. Dopo un solo anno di convivenza con lo sponsor canadese PremierTech, il potere sportivo torna tutto nelle mani di Alexander Vinokourov (inizialmente gradualmente allontanato) dopo l’intervento del governo kazako. Il ritorno all’antico è però anche in termini di nuovi arrivi, visto che operando sul CicloMercato la formazione asiatica ha messo a segno due importanti ritorni, vale a dire quelli di Miguel Angel Lopez e Vincenzo Nibali, due corridori che hanno fatto la storia di questo team. Un CicloMercato che, inoltre, ha portato ad una vera rivoluzione nella rosa della squadra, che ha visto cambiare praticamente metà dei suoi elementi grazie a ben 14 nuovi innesti e 16 uscite.
Gli uomini più attesi
Inutile nascondersi, l’attesa per il ritorno di Vincenzo Nibali è tanta. Il siciliano, ormai verso il tramonto della carriera, di certo non è più in grado di dominare i Grandi Giri come aveva fatto ad esempio al Tour del 2014, ma con la sua classe può ottenere comunque risultati di qualità, che sia un importante piazzamento nelle classiche, in classifica generale di una gara a tappe o un successo parziale, sia al Giro d’Italia che alla Grande Boucle, i due GT ai quali lo Squalo dello Stretto prenderà parte in questo 2022.
In queste due corse, il corridore italiano sarà accompagnato anche dall’altro figliol prodigo Miguel Angel Lopez, con la strada che detterà le gerarchie, anche se il colombiano dovrebbe essere il leader alla Corsa Rosa. Il 27enne dovrà riscattare l’annata tumultuosa con la Movistar, chiusa con un brutto litigio, e per farlo dovrà provare a lottare per il podio in almeno uno dei due GT in cui sarà protagonista. Al Tour però ci sarà anche Alexey Lutsenko, che dopo aver sorpreso nell’ultimo anno, vuole confermarsi in questo 2022 cercando di ottenere un altro piazzamento in classifica generale. Il kazako, poi, è anche un’importante carta da sfruttare nelle Classiche, soprattutto quelle delle Ardenne, decisamente più adatte alle sue caratteristiche.
Il classe ’92 sarà anche alle Classiche del Nord, dove però la punta di diamante sarà il nuovo arrivato Gianni Moscon. Il corridore trentino ha chiuso la scorsa stagione sfiorando un’impresa epica alla Roubaix e per questo motivo quest’anno vorrà riprovarci, facendosi valere in tutte le Classiche del Nord, avendo per la prima volta una squadra che si concentrerà totalmente su di lui. L’altro nuovo arrivato David de la Cruz, invece, dovrà dividere la sua stagione tra compiti di gregariato e gare da capitano. Lo spagnolo sarà libero di giocarsi le sue carte alla Vuelta, GT di casa in cui negli ultimi anni ha già dimostrato di poter far bene, mentre al Giro d’Italia dovrà adeguare le sue ambizioni a quelle dei due capitani designati.
Dalla UAE Team Emirates arrivano anche Joe Dombrowski, Aleksandr Riabushenko e Valerio Conti. L’americano verosimilmente farà tanto lavoro da gregariato, provando a sfruttare qualche giornata di libertà, come ha fatto negli ultimi anni, mentre il bielorusso avrà libertà di movimento soprattutto nelle corse più vallonate. Più difficile decifrare la stagione che attende il corridore laziale, reduce da un’annata con tante difficoltà, ma lui stesso ha rivelato che l’obiettivo è quello di portare più successi possibili al team, oltre che mettere la sua esperienza nei GT al servizio dei capitani.
La pattuglia di italiani è comunque piuttosto folta, visto che oltre ai tre già citati nel team ci sono altri otto azzurri. Samuele Battistella è quello che è cresciuto di più nel 2021 e dal quale ci si aspettano altri passi in avanti in questo 2022. Il successo alla Veneto Classic nell’ultima gara dell’anno è un chiaro indizio sulle possibilità di fare risultati interessanti del 23enne, che nel corso della stagione aveva dimostrato di poter fare bene un po’ in tutte le gare da un profilo simile a quelle dell’autunno italiano. Profilo non molto diverso da quello di Simone Velasco, che dopo due buone annate alla Gazprom-Rusvelo, quest’anno potrà testarsi per la prima volta in una squadra WorldTour con un calendario più ampio, che gli offrirà più opportunità per sfruttare la sua interessante combinazione di velocità e resistenza.
Hanno invece molte annate nel WorldTour alle spalle sia Manuele Boaro che Fabio Felline, che metteranno tutta la loro esperienza al servizio del team, con il secondo che potrebbe avere anche un minimo di libertà d’azione in gare minori. Anche i nuovi arrivi Antonio Nibali e Leonardo Basso dovranno svolgere dei compiti di gregariato, come hanno dimostrato di poter fare nel corso degli ultimi anni, e lo stesso probabilmente varrà per Davide Martinelli. Anche il nuovo arrivato Sebastian Henao e il sudafricano Stefan De Bod saranno quasi sicuramente chiamati a supportare i capitani del team, con il secondo che tuttavia ha mostrato nel 2021 una buona crescita nelle prove contro il tempo, ottenendo inoltre qualche buon piazzamento in alcune gare a tappe minori.
Oltre a quello degli italiani, un altro numeroso plotoncino è quello formato dei corridori di casa, visto che il team arriva a contare ben dieci corridori kazaki. A parte il sopracitato Lutsenko, tuttavia, difficilmente dagli altri potranno arrivare grandi risultati, considerando anche la giovane età di buona parte dei componenti, chiamati dunque soprattutto a fare esperienza. Maturità che invece possiedono Andrey Zeits, rientrato all’ovile dopo due stagioni alla BikeExchange, e Dmitriy Gruzdev, pronti a trasmettere la loro conoscenza ai giovani connazionali e a mettersi a disposizione dei capitani della squadra.
Le giovani promesse
Escludendo Samuele Battistella, che nonostante le due stagioni da professionista e i risultati ottenuti può comunque essere ancora definito una promessa, uno dei giovani del team da tenere d’occhio nel 2022 è sicuramente Michele Gazzoli, messosi spesso in buona luce a livello juniores e Under-23, dove ha ottenuto diverse vittorie. Attivo anche su pista, il 22enne è un corridore veloce che può tenere bene anche sui percorsi abbastanza mossi, come dimostrato anche dal quarto posto ottenuto nella prova in linea U23 dei Mondiali delle Fiandre, e nel suo primo anno da professionista punterà soprattutto a fare esperienza, anche se non è da escludere che possa avere delle chances in alcune corse.
L’altro neopro’ della formazione kazaka è il 21enne Nurbergen Nurlykhassym, corridore che nel 2021 ha conquistato i campionati nazionali kazaki Under-23 ma le cui caratteristiche sono ancora tutte da scoprire. Stesso titolo vinto, ma tra gli élite, per il connazionale Yevgeniy Fedorov, che dopo aver conquistato due vittorie da professionista a inizio 2020, quando ancora correva per una squadra Continental, sembra avere un po’ patito il salto nel WorldTour nella stagione appena trascorsa, durante la quale non è riuscito a mettersi particolarmente in mostra. Il classe 2000 ha avuto comunque la possibilità di fare importanti esperienze, correndo due Classiche Monumento come Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix, che sicuramente saranno utili nel suo percorso di crescita.
Crescita che dovrà dimostrare anche il 23enne Vadim Pronskiy, che si appresta ad iniziare la sua terza stagione con la squadra dopo un anno che l’ha visto ottenere come miglior risultato un terzo posto in classifica generale all’Adriatica Ionica Race, ma nel quale ha anche partecipato al suo primo GT, il Giro d’Italia, dove è stato di supporto a Vlasov e dove ha sfiorato la top-15 nella difficile penultima tappa, conclusasi all’Alpe Motta. Ancor di più dovrà dimostrare Harold Tejada, che anche in questa annata ha avuto poche possibilità di mettersi in mostra (anche a causa di qualche infortunio). Dallo scalatore colombiano, in grado di evidenziare qualche spunto interessante in passato, in questo 2022 ci si aspetta sicuramente un salto di qualità, che possa portarlo a lottare per qualche risultato.
Qualcosa di buono l’ha già dimostrato anche l’ex triatleta Javier Romo, che soprattutto nella prima parte della scorsa stagione ha ottenuto diversi piazzamenti, centrando la top ten alla Settimana Coppi e Bartali e al Giro di Ungheria e sfiorandola al Giro di Turchia. Per il 22enne spagnolo il nuovo anno significherà nuove esperienze, magari in un GT a fianco dei capitani, e la possibilità di crescere ulteriormente, per capire anche che tipo di corridore diventare.
La squadra
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